Felicità è trovarsi con la natura, vederla, parlarle. (Lev Tolstoj)
“Il mio prossimo è tutto ciò che vive”. Gandhi

venerdì 6 giugno 2014

Equiseto japonicum

Una pianta molto molto decorativa, che ama l'umidità e che personalmente la trovo molto particolare...ricevuta in regalo (rimasta una parte, l'altra....letteralmente rubata in un vivaio) l'ho apprezzata da subito :) Thanks, Maurizio!
Origin: Asia
L'Equiseto (Equisetum japonicum) è una pianta acquatica resistente al freddo, ideale per la piantagione negli specchi acquatici e nei terreni umidi. Non richiede cure particolari, in primavera somministra mensilmente del fertilizzante per piante acquatiche. Se cresce eccessivamente in maggio puoi dividere l'Iris acquatico blu in più parti, ripiantandone una sola. Le radici dell'Equiseto non sopportano il gelo.

Nota importante: da conoscere anche le sue proprietà terapeutiche. 
L'equiseto (Equisetum arvense L.), anche noto con il nome di coda cavallina, è una pianta da sempre molto utilizzata nella tradizione erboristica popolare. Le sue proprietà ne suggeriscono l'impiego soprattutto come rimineralizzante dei tessuti e come diuretico.
 L'equiseto è quindi indicato in ogni situazione di demineralizzazione (osteoporosi, tendenza a cedimenti e ptosi di organi, artrosi, fratture, facilità alle distorsioni, unghie e capelli fragili, guarigione di ferite se usato localmente ecc.). L'azione diuretica dell'equiseto è invece utile negli edemi e nella ritenzione idrica. Nel mondo vegetale, l'equiseto rappresenta uno dei rimedi più adatti alla rimineralizzazione, dal momento che la sua quantità di silicio è più elevata di quella di altre piante. Non tutto il silicio dell'equiseto è però facilmente assimilabile dall'organismo.
L'equiseto è controindicato a chi soffra di malattie renali. I soggetti con disturbi del ritmo cardiaco o in cura con digitalici dovrebbero valutare con attenzione l'assunzione di equiseto. Inoltre, dal momento che contiene nicotina, l'equiseto deve essere evitato dalle persone allergiche a questo alcaloide. Non consigliato in gravidanza ed allattamento.

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