Ritornano...anche se durano solo circa un anno, sono così belle che questo mese le ho riprese.
Per la loro coltivazione alcuni consigli che personalmente ho apprezzato molto - qui.
Famiglia: Rosaceae
Origini: Europa - Asia
Comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti,
arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o
solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina (comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale) e la R. sempervirens.
I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi
utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica,
pasticceria e liquoristica. È una delle basi imma
Come pianta medicinale
si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le
foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici,
sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e
perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale.[4]
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa.
Vedi la rosa - simbolo - qui.
E le mie foto con le piccoline rinvasate ovviamente e tenute fuori, sole e aria aperta :)