Felicità è trovarsi con la natura, vederla, parlarle. (Lev Tolstoj)
“Il mio prossimo è tutto ciò che vive”. Gandhi

venerdì 19 settembre 2014

Minirose

Ritornano...anche se durano solo circa un anno, sono così belle che questo mese le ho riprese.
Per la loro coltivazione alcuni consigli che personalmente ho apprezzato molto - qui.
Famiglia: Rosaceae
Origini: Europa - Asia
Comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina (comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale) e la R. sempervirens.

I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica. È una delle basi imma
Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale.[4]
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa.
Vedi la rosa - simbolo - qui.
  E le mie foto con le piccoline rinvasate ovviamente e tenute fuori, sole e aria aperta :)